Musica

La Notte della Taranta 2018: un tripudio di danze e suoni dal Salento

La Notte della Taranta
La Notte della Taranta

Dal 2 al 25 agosto la XXI edizione del Festival animerà i borghi salentini vantando una proposta di eventi con numeri da record, confermandosi la più significativa Festa Popolare d’Europa.

Da quando per la prima volta Daniele Sepe nel 1998 fu maestro concertatore dei canti tradizionali salentini nel concerto cult di Melpignano, il Festival La Notte della Taranta ha compiuto progressi straordinari: 100 ore di live show, 360 musicisti coinvolti, 3 mostre in anteprima nazionale, 19 notti di spettacolo no stop, anche nella presente edizione richiameranno i migliori artisti locali ed internazionali, per un pubblico vasto e diversificato stimato ormai nell’ordine delle 150.000 unità.

Gli spettatori potranno quest’anno apprezzare le diverse modalità attraverso cui si esplica l’ancestrale e misterioso legame che unisce luoghi e musica, e rende la taranta o pizzica il prodotto artistico simbolo dei paesaggi di impareggiabile bellezza in cui essa ha avuto origine.

Piccoli centri storici sparsi lungo la Penisola salentina che ogni anno nel mese di agosto brillano di luce propria, punti nodali di un Festival itinerante e diffuso, che - come analizzato dall’assessore alla cultura Loredana Capone - ”ha il merito di unire linguaggi artistici diversi, di legare i luoghi alle arti, la storia alla contemporaneità, la tecnologia alla bellezza del rito in un’esperienza unica”.

Tra concerti e danze, i mille volti della taranta

Distinguendosi ancora una volta per vocazione al sincretismo artistico-espressivo di ambito mediterraneo ed europeo, il programma si apre il 3 agosto ad Otranto in veste teatrale con Figaro su, Figaro giù…! Rossini e il Barbiere: tutta un’altra storia, una riscrittura in chiave “tarentata” del capolavoro rossiniano nel 150° dalla morte del compositore pesarese.

La trama della manifestazione prosegue poi snodandosi nei tanti borghi attraverso otto sezioni a tema, con cardine intorno ai Concerti Ragnatela, dedicati alle creazioni degli innumerevoli gruppi di musica popolare pugliese e delle regioni confinanti.

Il versante internazionale e multiculturale si concentra invece nei Concerti Altra Tela, tra i quali importanti esempi di musica popolare femminile, come Le Galanias dalla Sardegna, le siciliane Malmaritate dirette da Carmen Consoli, l’ensemble marocchino delle B’Net Houariyat femme de Marrakesch, nonché il georgiano Trio Mandili; per rilassarsi in trance, basterà invece affidarsi ai rituali adorcisti post industriali del gruppo franco-tunisino Ifriqiya Electrique.

Oltre all’appuntamento con l’Opera dei Pupi di Mimmo Cuticchio, da non perdere il progetto Terra, pane e lavoro in ricordo dei canti di lotta dei braccianti salentini e il teatro canzone antifascista di Ribelle e Mai domata.

Un mese di eventi accompagna La Notte della Taranta 2018

Chiude un primo sommario report su un Festival tutto da vivere, con una mole di iniziative di cui si perde il conto (notevole la lectio magistralis di Philippe Daverio al Castello di Acaya il 10 agosto) la doverosa menzione alle tre mostre che vi avranno luogo in anteprima nazionale. Si inizia a Sternatia, il 2 agosto, con la retrospettiva Modugno Salentino, sulla giovinezza di Domenico Modugno nel novantesimo dalla nascita dell’artista e a sessant’anni dalla vittoria sanremese di Volare; tra il Museo Castromediano di Lecce e Palazzo Marchesale De Luca di Melpignano si terrà l’inconsueta mostra Menadi Danzanti (14 agosto- 23 settembre), a cura dell’archeologa Anna Lucia Tempesta: una rassegna i cui reperti vascolari inerenti al tema della danza letteralmente “prenderanno vita”, dando luogo ad animazioni, laboratori gestuali e sensoriali.

I luoghi di Renata, infine, a Palazzo Personè di Nardò dal 6 agosto immortala nella testimonianza di un percorso fotografico l’esemplare onestà di Renata Fonte, l’assessore alla cultura e pubblica istruzione uccisa dalla mafia il 31 marzo 1984 per essersi opposta alle deturpazioni della speculazione edilizia paventate dalla criminalità organizzata ai danni del paesaggio salentino.